lunedì 5 maggio 2008

Moto Guzzi V7 Classic 750 2008

Oggi vi parlo di una moto nuovissima, presentata al Salone di Milano del 2007 dalla Moto Guzzi, che ha ricevuto il nome di una moto gloriosa e famosissima in tutto il mondo prodotta nel 1967 dalla stessa Guzzi: la mitica "V7". Con l'antenata, progettata dall'ingegner Giulio Cesare Carcano (padre della otto cilindri da competizione sviluppata a partire dal 1955) non ha nulla in comune a parte il nome e l'architettura del motore: bicilindrico a V longitudinale, a due valvole per cilindro comandate da aste e bilancieri.

Insieme alla Breva 750, presente nella gamma Guzzi dal 2003, questa moto rappresenta la proposta d'accesso alla gamma della casa italiana e devo dire che il risultato finale è davvero gradevole. Sarà per la colorazione che richiama appunto alla V7 Special del 1969 (ultime 3 foto sotto) che ha fatto la storia di questo marchio (insieme anche alle altre versioni della V7), sarà perchè "l'essenza" della moto la associo a mezzi semplici dotati di un faro tondo e un serbatoio, per me questa proposta ha tutte le credenziali per colpire motociclisti di ritorno o che scendono dallo scooter, ragazze in cerca di una moto "stilosa" e molto facile nell'utilizzo o anche motociclisti che amano passeggiare in maniera tranquilla con un passeggero.
Il motore possiede circa 48 cv e credo siano sufficienti per il tipo di clienti che ho citato prima. Per i motociclisti che scendono da moto più performanti, credo che la Guzzi dovrebbe allestire questa moto in una cilindrata più elevata (magari con il 1100 a due valvole e con dimensioni più importanti): in questo modo entrerebbe come ulteriore sfidante nel segmento delle moto "vintage" che vede protagoniste le Triumph bicilindriche, le Ducati della serie "Sport Classic" (tutte dotate di almeno 65 cv) e prossimamente anche le case giapponesi.
Per essere una moto d'accesso il prezzo di circa 8300 euro non è contenuto ma si sa, lo stile e il prestigio del marchio si pagano sempre.

Francè


Link: Moto Guzzi

Scheda tecnica

Motore: 2 cilindri a V di 90° a 4 tempi,
Raffreddamento: aria
Alesaggio per corsa: 80x74 mm
cilindrata: 744 cc
Rapporto di compressione: 9,6:1
Distribuzione: ad aste e bilancieri con 2 valvole per cilindro
Alimentazione: iniezione elettronica, diametro corpi farfallati 36 mm
Capacità serbatoio carburante: 17 litri
Lubrificazione: carter umido

Trasmissione: primaria ad ingranaggi, finale a cardano (8/33)
Frizione: monodisco a secco con dispositivo parastrappi e comando meccanico
Cambio: cinque rapporti

Ciclistica: telaio a doppia culla scomponibile in acciaio ALS
sospensione anteriore: forcella Marzocchi da 40 mm, escursione ruota 130 mm
sospensione posteriore: forcellone con doppio ammortizzatore regolabile nel precarico, escursione ruota 118 mm
Cerchi: anteriore 18x2,5", posteriore 17x3,5"
Pneumatici: anteriore 100/90-18, posteriore 130/80-17
Freni: anteriore a disco flottante in acciaio da 320 mm e pinza a 4 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 260 mm
Dimensioni e peso: lunghezza 2.185 mm, larghezza 800 mm
Altezza sella: 805 mm
Interasse: 1.449 mm
Peso a secco: 182 kg
Prestazioni dichiarate: potenza 35,5 kW (48,8 CV) a 6.800 giri, coppia 54,7 Nm a 3.600 giri.








Moto Guzzi V7 Special 1969:




Foto: Motociclismo e Moto Guzzi V7 Club

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Bella la v7 classic, ma ancora piu bella la special, vedrei bene una riedizione anche di quest'ultima come moto da turismo.

Demonio Pellegrino ha detto...

il prezzo e' assolutamente fuori dal mondo per una moto del genere. Fuori dal mondo. Avessero fatto come la triumph, prendendo il design vecchio e rifacendola nuova, sarebbe stato meglio. Questa e' davvero "cheap". bellissimo serbatoio. Ma e' un mucchio di soldi. Io non me la comprerei mai.

Francè ha detto...

Demonio la cosa strana è che hanno un motore come l'850...non ho proprio idea del motivo per cui hanno scelto questo motore...magari per mantenere la stessa cilindrata del modello del 1969...

leox ha detto...

Anche a me piacciono le moto "con un faro tondo e il serbatoio" ^_^
...e infatti sono un felice possessore di una Kawa ER5.
Epperò sono d'accordo con Demonio: non capisco il senso dell'operazione. Se volevano fare una moto 'basica', come sembra, dovevano pensare ad un prezzo anch'esso 'd'entrata'. Così mi sembra parecchio fuori mercato. Già mi sembra alto il costo delle Ducati Sport Classic, ma i ogni caso quelle sono pensate per un segmento diverso. E comunque hanno il doppio dei cavalli ed una ciclistica parecchio moderna, nonostante il look retrò...ho provato la GT 1000 e mi è davvero piaciuta; non so se la Guzzina sarebbe paragonabile, e costa solo un po' meno...

Oh, davvero un bel blog! Alla prossima ^_^

Fidel ha detto...

"mezzi semplici dotati di un faro tondo e un serbatoio"
Concordo.

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